Il Comitato

Il Comitato Frazionale per i Beni Civici

logo-comitatoDa sempre la terra, come l’aria e l’acqua, ha rappresentato e rappresenta un elemento fondamentale, vitale, un bene comune da tutelare e difendere. L’importanza della terra dal punto di vista sociale, politico, culturale, educativo, il suo legame strettissimo con le comunità locali, è stata al centro delle riflessioni avvenute all’interno della Fieste dal Paîs di San Marc, in due occasioni particolari come le elezioni del “Comitato per la Gestione dei Beni Civici” del 6 maggio 2012 ed il Convegno “Dalla Terra alla Comunità” (organizzato in collaborazione con il CeVI, il Coordinamento Regionale della Proprietà Collettiva, il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Udine, il Dipartimento di Scienze Umane di Udine, il GVC e il RES) tenutosi sabato 12 maggio 2012, convegno preparatorio verso la Conferenza Internazionale sulla Decrescita di Venezia, che si svolta dal 19 al 23 Settembre 2012.

Momenti in cui, partendo dall’esperienza della Comunità di San Marco che con l’elezione si è riappropriata dell’antico diritto di proprietà collettiva su 5 ettari di terreno, è stato possibile riflettere su un modello di sviluppo agricolo e non solo, diverso da quello attuale, centrato sulla ricerca di un’economia sostenibile e solidale, su una gestione innovativa attenta ai processi partecipativi in cui vengono coinvolte le comunità locali, ad impatti ambientali ridotti, ad un rapporto diretto produttori-consumatori nell’ottica di favorire gli acquisti a chilometro zero.

Un percorso lungo, non solo una sfida, ma anche un’occasione di pensare, partendo dalla riappropriazione della terra attraverso i Comitati Frazionali che sono l’ente locale di diritto pubblico al quale la legge affida il compito di gestire le proprietà collettive riconosciute dalla legge statale precedentemente citata, ad un legame con la terra nuovo, ad un futuro diverso per noi, ma anche per la salvaguardia delle prossime generazioni.

Dopo aver seminato, visto crescere e raccolto il frumento dei propri campi, la Comunità di San Marco è felice e orgogliosa di presentare il suo progetto sulla filiera della farina e del pane. Il grano prodotto su circa metà dei 5 ettari di proprietà collettiva del paese, coltivato secondo i principi dell’agricoltura biologica e analizzato in appositi laboratori, è di ottima qualità e la farina derivata dalla molitura è indicata per la panificazione e la produzione di pizze e focacce. Siamo molto orgogliosi. Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato a questo progetto.

4 ottobre 2013 – Serata di presentazione della farina

“Farine di San Marc” – Tutta farina del nostro sacco!

Il 4 Ottobre 2013, abbiamo organizzato una serata per presentare la nuova “Farine di San Marc”, in collaborazione con il Comune di Mereto di Tomba, il Comune di Tramonti di Sotto, il Coordinamento Regionale delle proprietà collettive del Friuli Venezia Giulia, il Forum regionale dell’economia solidale e dei beni comuni e naturalmente con l’Associazione Paîs di San Marc.

Durante la serata è stato possibile degustare alcuni prodotti cucinati con la farina di San Marco, con accompagnamento musicale dal vivo, e ascoltare gli interventi dei promotori di questo progetto e di alcune realtà che vi stanno collaborando.

Fra queste il Comune di Tramonti di sotto, che con il progetto del For sociâl, sta utilizzando la farina di San Marco per produrre nel proprio forno il Pan di Jole, in ricordo della partigiana Jole De Cillia (Paola), originaria di Savalons (frazione di Mereto di Tomba) e uccisa nel dicembre del 1944 a Palcoda (frazione di Tramonti di Sotto). Cliccando su questo link, sarete rimandati alla pagina web del Fôr sociâl.

La serata si è aperta con l’intervento di Paola Fabello, presidente del Comitato Frazionale per la gestione dei beni civici di San Marco, che ha illustrato l’intero progetto, dall’iter di ri-acquisizione delle proprietà, fino alla semina e al raccolto della farina.

Si sono susseguiti i vari relatori, presenti alla conferenza: Andrea Cecchini Sindaco del Comune di Mereto di Tomba, Luca Nazzi presidente del Coordinamento Regionale delle proprietà collettive, Graziano Granzit esperto di agricoltura biologica e biodinamica, Christian Zoratto proprietario del Mulino Zoratto di Codroipo, Giampaolo Bidoli e Fabio Varnerin rispettivamente sindaco e assessore del Comune di Tramonti di Sotto.

Molto apprezzata la pausa a metà conferenza. Ai partecipanti sono stati offerti i prodotti confezionati con la nostra farina: pane, grissini, focacce e biscotti.
La serata si è conclusa con la proiezione del video di presentazione della farina (questo il link per scaricarlo). Inoltre nella sala è stata esposta la nuova “Farine di San Marc”, in sacchetti da 1 kg, disponibile per l’acquisto.

Notevole successo ha riscontrato anche la storia di Jole De Cillia, ricordata durante gli interventi. Ci sentiamo orgogliosi di pubblicare la foto del primo Pan di Jole ottenuto con la farina di San Marco, prodotto per noi da Guido, il fornâr di Tramonti. Non solo un pezzo di pane, ma un pezzo di cuore!

Chi volesse scaricare la presentazione della serata, può cliccare su questo link.

Buona farina a tutti e come sempre: Viva San Marco!

Festa della semina

La Festa, organizzata dal Comitato Frazionale e dall’Associazione Paîs di San Marc, prende il via in tarda mattinata, quando i bambini del paese seminano un piccolo appezzamento di terra collettiva. Gli altri due ettari di Beni civici vengono seminati meccanicamente a frumento biologico, primo passo per la costituzione di una “Filiera corta della farina”.

Questo progetto permetterà alla Comunità di San Marco di avere il proprio pane, ricavato dalla propria terra, in primo luogo destinato ai compaesani e, successivamente, per arricchire i circuiti dell’economia solidale sostenuti dalla “Res Friuli-V. G.” e dal Coordinamento regionale della Proprietà collettiva.

Gli altri 3 ettari di proprietà collettiva, nella primavera dell’anno successivo, saranno seminati ad erba medica, per la conversione al bio studiata insieme agli esperti della Facoltà di Agraria dell’Università friulana e dell’Associazione regionale dei produttori biologici Aprobio. I lavori preparatori di aratura e di erpicatura vengono precedentemente svolti da lavoro volontario.

logo-leon-seminaAnche Gigeto il nostro leone ha cambiato look per l’occasione! Bravo Gigeto!

La giornata del 20 Ottobre 2012 sarà proprio una data da ricordare per la Comunità di San Marco. Un sogno che comincia ad avverarsi, accompagnato dall’emozione che ogni bambino vive nell’attesa.
E sono proprio i bambini i veri protagonisti della Festa della semina, con il loro entusiasmo, il loro gioco, la loro voglia di divertimento. Guidati dall’esperienza di chi ha qualche anno in più, hanno seminato con la tecnica dello “spaglio”, come si faceva tempo addietro. Ai bordi dell’appezzamento, viene allestito un piccolo gazebo, per offrire a tutti i partecipanti cibi, bevande e tanta allegria.
Dalle nostre parti si fa così…

Festa del raccolto

La grande macchina trebbiatrice non poteva mietere tutto il campo. Durante la festa della semina, i bambini avevano lavorato molto per “dare vita” a questo terreno ed era d’obbligo lasciare loro una parte del frumento per la mietitura.
Da allora, passando di lì, avevano potuto osservarne la crescita lenta, che ha portato alla nascita di piantine verdi, diventate poi spighe dorate, pronte per essere raccolte.

E così, una bella domenica di luglio, tutti i bambini si sono ritrovati nel campo di frumento per provare un’esperienza così magica, persa nei tempi dei loro nonni. Il rumore delle spighe che cadono sotto la falce è un suono tanto nuovo per i bambini (e i genitori), tanto quanto è stato comune per le generazioni passate.

E quanta gioiosa energia hanno impiegato i bambini per battere con i piedi le spighe ammassate sul carro!
E che spettacolo accorgersi che grazie a quella danza chiassosa i semi si staccavano dalle spighe!